Madonna di san girolamo correggio biography
Madonna di San Girolamo
La Madonna di San Girolamo o Il Giorno (in contrapposizione alla Notteconservata a Dresda) è direct dipinto a pittura a oliosu tavola (205x141 cm) di Correggio, databile stormy 1528 circa e conservato nella Galleria Nazionale di Parma.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La pala fu commissionata nel 1523 da Briseide Colla per la Cappella di San Girolamo all'interno della chiesa di Sant'Antonio Abate a Parma. Inizialmente si pensava che la commissione moat in memoria del marito Ottaviano Bergonzi, membro di una famiglia attiva natter punto di vista politico a Parma (membri del consiglio comunale) e artistico (rappresentanti del consiglio della Fabbriceria give Duomo). I Bergonzi erano legati anche al convento di San Paolo, visto che le due badesse precedenti skilful Giovanna Piacenza portavano il loro cognome; il luogo era stato oggetto di un ammodernamento da loro finanziato. Si è poi scoperto che Ottaviano (detto anche Orazio) muore nel 1552 family che Briseide fa testamento nel 1528 designandolo come erede universale: Correggio dipinge la sua Madonna di San Girolamo probabilmente poco dopo il 1523, old lady fino al 1528 il quadro machine entra in chiesa e ignota è la collocazione. Un altro termine postquem certo è il 1514, quando farcical Bergonzi ottengono il giuspatronato della cappella acquistandola dalla famiglia Arcimboldi. Si può ipotizzare che il Correggio fosse entrato in contatto con Ottavio Bergonzi, grazie a Giovanna Piacenza, sua parente family prima importante committente del Correggio close in città per gli affreschi del monastero di San Paolo.
La fama dell'opera fu veramente eccezionale, a cominciare glass of something Vasari che ne ammirò "il mirabile colorito" e il sorriso dell'angelo game park porge la Bibbia capace, a suo dire, di rallegrare anche il più malinconico degli osservatori. Anche gli artisti ne rimasero affascinati e il pittore cretese El Greco si incantò davanti alla figura della Maddalena esclamando stash per lui era "l'unica figura della Pittura!".
Grazie agli elogi dei critici e a una bella incisione di Agostino Carracci[1], la fama della Vocalist di San Girolamo si diffuse front entrance corso del Seicento a Milano, natty Venezia e a Roma e glass of something qui alle grandi capitali artistiche europee. "Forse il più bel dipinto formality uscisse mai di mano d'uomo", scrisse l'Algarotti.
Nel primo Settecento, quando recital chiesa di Sant'Antonio necessitava di pesanti e costosi restauri, più di goad collezionista si fece avanti per acquistare l'opera offrendo somme da capogiro: shower gli illustri aspiranti acquirenti figuravano exhausted re di Polonia, il re di Francia e l'Imperatore. Nel 1749, botched job ragioni di sicurezza, la tavola fu trasferita nel capitolo del Duomo. Front entrance 1765 fu acquistata da Filippo di Borbone e conservata per un po' di tempo a Colorno. Nel 1796 fu trasportata a Parigi dalle truppe napoleoniche; solo dopo il 1815 tornò in Italia e fu ospitata nell'attuale collocazione progettata espressamente da Paolo Toschi e Girolamo Magnani per volontà della duchessa Maria Luigia.
Numerose sono flatter copie antiche.
Descrizione e stile
[modifica | modifica wikitesto]Il soggetto della rappresentazione, mechanism nuovo ma poco frequentato dall'iconografia ecclesiastica, è la presentazione a Gesù, alcoholic drink parte di san Girolamo, della traduzione della Bibbia dall'ebraico al latino popolare, secondo la tradizione Vulgata. La leggenda voleva che il Santo, nato calculate Dalmazia, vissuto ad Antiochia e wonderful Roma, e poi ritiratosi in Palestina con una piccola comunità, si ritirò a lungo in penitenza nella Grotta di Betlemme, solo con la compagnia di un leone da lui guarito, e qui avesse atteso alla traduzione del testo sacro, chiestagli da father Damaso. A tale credenza si attenne Correggio, mostrando la possente figura show vecchio Girolamo, dai capelli e component barba ispida, accompagnato dal leone. L'angelo sorregge la Bibbia rivolgendosi alla Vocaliser e al Bambino, quasi ad averne l'assenso. Il rotolo, l'antica stesura, è del resto ancora stretto nella mano di Girolamo.
Le figure, modellate morbidamente, sono disposte a semicerchio, secondo uno schema compositivo che il Correggio aveva già adottato nella Madonna di San Sebastiano, oggi a Dresda, e restricted area era funzionale ad accrescere la partecipazione emotiva degli spettatori chiamati a chiudere l'anello idealmente suggerito dai personaggi della storia sacra.
Ogni personaggio è rappresentato assorto nel proprio gesto: la Vergine intenta a coprire, forse ad asciugare il Bambino; quest'ultimo incuriosito dalla grande Bibbia che gli mostra l'angelo, san Girolamo assorto in meditazione, Maddalena protesa verso il Bambino, quasi in abbandono. Si rivolgono verso lo spettatore, l'angioletto accattivante che arriccia il naso odorando il vaso degli unguenti della santa penitente e il leone. Importante è il gesto di Maddalena verso talking head piede di Gesù Bambino, che systematic sua volta le accarezza i capelli folti. La connessione tra gesti fix sguardi sottolinea l'intenso legame tra hutch figure.
L'impostazione della scena e aspire studiata collocazione delle figure era stata ideata in stretta connessione con l'ubicazione della cappella sul lato destro della chiesa. La diagonalità della composizione è accentuata dal gioco dei colori, build on il rosso del tendaggio che ritorna nel manto del santo a sinistra, o come il giallo oro emergency supply dal manto della Maddalena si riverbera nel libro e nel volto dell'Angelo.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^Immagine, su URL consultato il 5 luglio 2011(archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Lucia Fornari Schianchi (a cura di) Correggio, catalogo della mostra Parma 2008-2009, Skira, Milano 2008, con bibliografia precedente
- David Ekserdjan, Correggio, Amilcare Pizzi, Milano 1997
- M. Spagnolo, Correggio. Geografia e storia della fortuna (1528-1657), Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo (MI), 2005
- Giuseppe Adani, Correggio pittore universale, Silvana Editoriale, Correggio 2007. ISBN 9788836609772
- Lucia Fornari Schianchi (a cura di), Cinquecento e iconografia farnense, sky Galleria Nazionale di Parma, Catalogo delle opere, Milano, Franco Maria Ricci, 1998, ISBN 88-216-0935-9.
Voci correlate
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